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I termometri per caseifici devono rispondere ad una serie di caratteristiche che permettano il controllo della temperatura del latte nel rispetto delle regole igienico-sanitarie e nell’ottica di un facile utilizzo da parte del produttore.

Per il monitoraggio della temperatura nella caseificazione sono necessari termometri costituti da materiali che possano venire a contatto con gli alimenti. E’ importante evitare termometri che dopo rottura accidentale possano inquinare il latte (come ad esempio i termometri a mercurio).

Inoltre è importante che questi strumenti vengano maneggiati il meno possibile e possano essere controllati con facilità in ogni momento della produzione.

La produzione del formaggio prevede una procedura costituta da una serie di passaggi di cui alcuni comuni a tutte le tipologie di formaggi.

La preparazione del latte, la coagulazione e la cottura (per i formaggi a pasta dura) sono gli steps che richiedono un particolare controllo della temperatura del latte affinché la caseificazione abbia buon esito.

In primo luogo il latte scelto per la preparazione del formaggio viene messo in caldaie di rame o di acciaio inox e viene portato ad una temperatura di 30-33°C. Questa temperatura deve essere mantenuta costante in quanto è l’ambiente ottimale per l’innesto o per i fermenti lattici.

Dopo l’aggiunta dei fermenti il latte viene fatto riposare per circa un’ora. Anche in questo passaggio è necessario mantenere una temperatura di 30°C circa.

Il passaggio successivo è la coagulazione, un processo in cui il formaggio raggiunge uno stato semisolido o gelatinoso grazie all’aggiunta del caglio.

Dopo il caglio e la rottura della cagliata si passa, per i formaggi a pasta dura, alla cottura che avviene ad una temperatura di 44-46°C.

Una valida soluzione per il controllo della temperatura durante il processo di produzione del formaggio è rappresentata dal termometro per caseifici AM8891. E’ un termometro digitale di facile lettura, con grado di protezione IP67, ovvero resistente agli spruzzi d’acqua e all’immersione accidentale. La temperatura viene misurata con una sonda in acciaio inox, adatta all’uso alimentare, lunga 500mm, con manico in nylon e fibra di vetro, che viene mantenuta fissa alla caldaia mediante supporto in acciaio, evitando la continua manipolazione dello strumento. La sonda è collegata al corpo del termometro tramite un cavo in silicone di 1,5 metri, resistente alla temperatura e all’eventuale contatto con liquidi. In questo modo il corpo del termometro può essere tenuto a distanza dalla caldaia, fissato a parete e la temperatura del latte può essere visualizzata da lontano (grazie anche all’ampio display). Il termometro infine è alimentato a batterie con emivita di un anno.

Per maggiori informazioni sul termometro consultare la sezione termometri per caseifici.